Pavimento pelvico e addome nella donna

Il pavimento pelvico, noto anche come diaframma pelvico, è la base d’appoggio dei visceri pelvici (vescica, retto, organi genitali pelvici e parte terminale dell’uretra) contenuti nel piccolo bacino, detto anche pelvi. Si tratta di una struttura costituita da muscoli, sistema fasciale e legamenti che vanno a chiudere la parte inferiore dell’addome. 

Nelle donne presenta due orifizi che mettono in comunicazione con l’esterno rispettivamente, in senso postero anteriore, intestino, utero e vescica:

  • Iato rettale – una fessura posizionata centralmente, che consente il passaggio del canale anale.
  • Iato urogenitale – una fessura situata anteriormente, che consente il passaggio dell’uretra e della vagina 
Pavimento pelvico (Credits:BruceBlaus, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons)
Pavimento pelvico (Credits: BruceBlaus, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons)

La funzione del pavimento pelvico è quella di assicurare stabilità e sostegno agli organi pelvici evitandone il prolasso e di offrire supporto adeguato ai normali ritmi di continenza e svuotamento vescicale e rettale grazie ad una raffinata gestione delle possibilità di contrazione e rilasciamento dei suoi diversi muscoli e all’elasticità e alla resistenza delle sue strutture muscolari, fasciali e legamentose. 

Legamenti fondamntali del pavimento pelvico (Credits: PEPPETROS, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons) - Leggende: PUL=legamento pubouretrale; USL=legamento utero-sacrale; PCM=porzione anteriore del muscolo pubococcigeo; LP=muscolo elevatore; LMA=muscolo longitudinale congiunto dell'ano; PS=sinfisi pubica; S=sacro; EAS=sfintere anale esterno.

Quattro principali forze muscolari vettoriali lavorano in modo coordinato per chiudere o aprire i condotti di uscita di uretra “U”, vagina “V” e retto “R”. È evidente che le frecce si contraggono contro i legamenti sospensori anteriori e posteriori (il PUL, collegato all’uretra; l’ USL, collegato all’utero). 

Ogni strato muscolare del pavimento pelvico svolge funzioni specifiche:

Lo strato muscolare più profondo, detto anche diaframma pelvico,  è occupato dal muscolo elevatore dell’ano,  deputato alla gestione della contenzione e dell’evacuazione intestinale. Si tratta di un muscolo bilaterale formato da tre capi  per ciascun emilato: ileo-coccigeo, ischio-coccigeo e pubo-coccigeo. 

Il muscolo trasverso profondo del perineo e i legamenti pubo-uretrali vanno a costituire lo strato intermedio detto anche diaframma uro-genitale che  ha la funzione di sostenere l’uretra, l’utero e la vagina;

In ultimo c’è lo strato superficiale che ospita gli sfinteri, costituito da quattro muscoli:

  • costrittore della vagina
  • trasverso superficiale del perineo
  • sfintere dell’ano. 

Si tratta di muscoli che devono costantemente modulare in modo estremamente fine la loro attività di contrazione e rilasciamento per rispondere ai nostri cambiamenti posturali, alle diverse attività che svolgiamo durante la giornata alle diverse situazioni ambientali. La maggior parte della loro attività si svolge senza che ce ne rendiamo conto o che ci facciamo caso e comunque normalmente non siamo in grado di percepire l’attivazione di questi diversi muscoli ma nemmeno dei diversi piani muscolari.

Perché il pavimento pelvico possa svolgere al meglio le sue funzioni i muscoli che lo costituiscono devono essere in buona salute. Uno degli obiettivi della riabilitazione del pavimento pelvico e quello di ripristinarne le giuste lunghezze quando siano andati incontro ad accorciamenti, rimuoverne eventuali contratture e ripristinarne il tono se ipotonici.

Principali problematiche legate al pavimento pelvico:

  • Incontinenza urinaria
  • Difficoltà di svuotamento vescicale
  • Incontinenza anale.
  • Stipsi
  • Abbassamenti e prolassi
  • Dolore cronico pelvico
  • Dolore genitale e delle basse vie urinarie

Diastasi addominale e pavimento pelvico

Il pavimento pelvico per espletare correttamente le sue funzioni necessita di lavorare in sinergia con una muscolatura addominale valida. In alcuni casi però accade che, dopo una gravidanza, si verifichi una una problematica a carico dei muscoli retti dell’addome. In condizioni normali il muscolo retto dell’emilato destro del corpo è adiacente al muscolo retto dell’emilato sinistro ma la gravidanza, a causa dell’aumento del volume dell’addome, può comportare una loro separazione con una distanziazione più o meno ampia. Questo fenomeno prende il nome di diastasi dei muscoli retti dell’addome. Questa condizione si ripercuote negativamente sulla validità del pavimento pelvico. 

La diastasi nella maggior parte dei casi è trattabile conservativamente con la ginnastica ipopressiva grazie alla quale è possibile ottenerne una riduzione dell’ampiezza e, in alcuni casi, una sua completa risoluzione.

Diastasi addominale. (Credits: Anež&Han. Immagine modificata con rimozione del testo originale)
Muscoli retti dell'addome (Credits: Henry Vandyke Carter. Dal libro "Anatomy of the Human Body" di Henry Gray )
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